Gruppo di agricoltura e politiche per lo sviluppo integrato di Roma
Agricoltura periurbana e politiche per lo sviluppo sostenibile e integrato di Roma
La cooperativa Agricoltura Nuova e la rete di cooperative che condividono un impegno per Roma e una prospettiva di sviluppo sostenibile e integrato chiedono di aderire al presente documento/appello per una svolta nel governo della città di Roma e della sua area periurbana attraverso la realizzazione di un programma di scelte e interventi urgenti mirati a una nuova qualità del vivere, dell’abitare, del lavorare, del produrre e del consumare.
La tutela e la valorizzazione dell’ambiente costituiscono la centralità di tale programma di cui sono nucleo culturale e politico, con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico, sviluppare un impegno per una giustizia ambientale, locale e globale, come unica strada per la salvezza della Terra, di realizzare una progressiva decarbonizzazione.
Si propone di assegnare una marcata centralità progettuale al tema dell’agricoltura periurbana assumendolo a punto di riferimento per una proposta progettuale sul futuro di Roma, in grado di integrare aspetti diversi, dai temi della vivibilità territoriale e ambientale, alla qualità della vita, alla creazione di lavoro dignitoso, alla solidarietà sociale, all’accoglienza e all’integrazione degli immigrati.
Le modalità di attuazione e sviluppo dell’agricoltura periurbana di Roma, funzionali a un modello di economia territoriale “sostenibile e integrata”, possono essere un importante punto di aggancio per riqualificarla e per questa via rilanciare decisamente la sua economia oggi in difficoltà, anche perché affidata a uno spontaneismo mercantile privo di progettualità e di visione. In questo senso rimanda alla centralità del tema ambientale, della sua tutela e valorizzazione, della capacità di armonizzare lo sviluppo sociale ed economico ai cicli naturali. Non vi può essere giustizia ambientale senza giustizia sociale.
Sono necessari una politica e un governo della città che rendano efficaci ipotesi di sviluppo con azioni di tutela che congiungano sviluppo tecnologico e scientifico e modelli di vita basati sulla fruizione rispettosa delle risorse naturali.
Sono proprio le intercomunicazioni esistenti tra ambiente e sviluppo economico che rendono necessaria l’individuazione e il perseguimento di obiettivi di pianificazione e gestione del territorio che sgombrino il campo da fenomeni di abuso e speculazioni e ne consentano un uso collettivo che migliori la qualità della vita, le relazioni sociali, l’occupazione.
In questo quadro di strategia ambientale abbiamo la necessita di coinvolgere le nuove generazioni per realizzare nuovi sbocchi occupazionali, ma anche per sviluppare idee innovative e per trovare le vie più adeguate di uno sviluppo sostenibile e integrato, centrato sui temi ambientali.
I punti di forza per una prospettiva sostenibile e integrata, che possiamo derivare da una azione di valorizzazione dell’agricoltura periurbana a Roma e che siano in grado di coniugare il ripensamento
del modello di sviluppo in relazione ai cicli naturali e alle pressanti emergenze ambientali, sono:
- consumo di suolo zero, fondamento di una politica per ripensare lo sviluppo insediativo;
- centralità del lavoro, che significa produzione di reddito, ma anche qualificazione del lavoro e ripensamento dell’economia della città;
- sostenibilità economica ed economia circolare;
- lavorare per cicli;
- integrazione con i cicli naturali e la funzionalità ecologica, anche contro la frammentazione del sistema insediativo e l’integrità dell’agro romano;
- qualità dei prodotti;
- polifunzionalità. Oltre la produzione di qualità e la funzionalità ecologica, bisogna considerare anche i servizi che possono essere svolti: servizi ecosistemici (la depurazione, ecc.), fruizione, tempo libero, attività sportive all’aria aperta e benessere, attività culturali e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ecc.;
- gestione, utilizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico;
- valorizzazione del protagonismo esistente e riappropriazione dei luoghi;
- autogestione e collaborazione col pubblico. || rilancio della città non può che partire dalla valorizzazione delle forze sociali ed economiche costruttive nella città.